chi sonoCoffee, cakes and tv. Caffè, torte e televisione. Tre ingredienti fondamentali per riassumere bene una buona fetta della mia vita, probabilmente meglio di un semplice: “Piacere, sono Marco Vannicelli”.

Il sapore del caffè è il sapore delle pause: dalle lezioni, dal lavoro o da un viaggio, breve o lungo che sia. L’aroma delle nottate passate sui libri o al computer, a rincorrere le scadenze per una consegna oppure a domare un’idea prima che il sonno la disperdesse.

Per i dolci ho sempre provato una sorta di venerazione, per il potere seduttivo che hanno verso il più sazio dei commensali, anche dopo una cena a base di pachidermi preistorici. Mi affascina l’alchimia dei profumi, le petites madeleines proustiane da 1,21 gigowatt che mi riportano indietro nel tempo, agli anni dei gelati che sfidavano le leggi di Newton, delle gaufre che compravamo nella pasticceria sotto casa (ormai chiusa da anni).

E poi le serie tv, le uniche maratone che concedo al mio fisico, una puntata dietro l’altra, a cena o nelle giornate in cui il cielo milanese mi obbliga a blindarmi in casa.

Baking Bread è un po’ la sintesi di tutto questo: la mia personalissima serie tv, in cui le ricette sono i copioni e gli ingredienti sono i personaggi. Una “sweet-com” con un palinsesto che si snoda attraverso 7 categorie:

  • Pie to me: la classica torta di Nonna Papera in tutte le sue declinazioni
  • Twin cakes: cheesecake e torte lievitate
  • Once upon a tart: crostate e frolle
  • Game of scones: scones e biscuits
  • House of bars: brownies, fudge e bars
  • Super cookie: biscottoni americani e biscottini friabili
  • How I met your muffin: muffin e affini, la dolce colazione